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  • Immagine del redattoreEl Pincha Uvas

Sono normale

Mangio. Come tutti.

Anche se sto attento a cosa suggeriscono Sara, Amedeo e altri.

Bisogna imparare da quelli più bravi.

 

Dormo. Come tutti.

Non sempre bene.

Ogni tanto viene Anna in camera mia: "Papo, sveglia. Hai qualche brutto incubo". Quando capita faccio delle urla strane.

Ma capita sempre meno.

 

Sogno. Come tutti.

Delle volte ad occhi chiusi. Mentre dormo.

Molto spesso ad occhi aperti. Mentre vivo.

 

Ho degli amici. Come tutti.

Spesso penso che sono pochi.

Ancora più spesso mi accorgo che sono molti.

E sempre, sempre, penso che sono molti più di quanti me ne merito.

 

Ho un lavoro. Come tutti.

Spesso immagino a come potrebbe essere la mia vita se avessi il lavoro che ho sempre desiderato.

Qual è quel lavoro? Ogni giorno cambio idea.

 

Ho tre figli meravigliosi.

Sono come li vorrei. Sono il mio orgoglio.

Abbiamo un rapporto speciale.

Siamo fortunati.

E lavoriamo davvero tanto perché questo accada.

Non è un caso che andiamo d'accordo.

 

Sono pieno di passioni. Non come tutti. Ma sì come molti.

Le fomento. Le elaboro.

Le inseguo. Le modifico.

Le approfondisco. Le condivido.

Le amo.

 

Sono uno che cerca sempre il buono.

E che non sempre lo sa trasmettere. Ma ci provo.


Ho vissuto cose difficili, complesse.

Ma la vita mi ha insegnato a cercare sempre la luce.

Non so come, e non so perché, ma l'ho sempre trovata in ogni circostanza.

 

Corro.

Scalo montagne.

Pedalo per ore.

Mi invento viaggi in bici infiniti.

Dormo nel camper coi figli.

Scrivo.

Cucino.

La mia testa è sempre piena di progetti, avventure, idee.


Ma mi stanco.

Come tutti.


Mi commuovo spesso.

Come tutti.


Amo stare coi figli, fare colazione con Anna o guardare le partite dei maschi.

Lo farei per ore.

Come tutti.


Mi servono gli abbracci e le attenzioni.

Come tutti.


Ho freddo, caldo, sonno, fame.

Come tutti.


Amo i miei amici. E tutte le cose che inventiamo insieme.

Come tutti.


Per alcuni non sembro normale. Perché sembro non crollare mai.

Ho amici che mi chiamano: "Dalai Lama, uomo Zen, Ironman, Okiagari o matto".

Probabilmente c'è anche chi mi chiama: "incompetente, strano, stronzo, egocentrico, smielato o che so io".

Mi sembra di capire che sono tante cose in un corpo solo.

 

Io sono solo un uomo che si appassiona a ciò che fa.

Ho solo un grande desiderio di voler bene.

E di amare chi incontra.


Io sono uno normale.

Come tutti.

Come te.


Il mondo ci spinge a volere cose.

A me non interessa delle cose.

A me interessano le vite e le persone.


Io non voglio nulla.

Ma voglio tutto.

Come tutti.

Come te.




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EL PINCHA UVAS

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