Tutti abbiamo bisogno di un momento in cui ci si sente voluti bene. Nessuno escluso.
Il mezzano viene sempre seguito da tutti quando gioca a calcio. Sua sorella va pure a vederlo agli allenamenti da sempre. Non importa se c'è il sole, la pioggia o la nebbia. Lei è sempre lì sugli spalti a guardarlo.
Il piccolo, essendo un terzo, è un pò in autogestione. Ma è nell'età della simpatia sfrenata e quindi si prende sempre il suo spazio. Sgomitando ma se lo prende.
La grande è la bontà. Ma la bontà più assoluta. Sempre a disposizione di tutti. Sempre all'opera. Sempre attenta. Sempre all'erta.
Per questo motivo volevo essere io a sua disposizione per fare qualcosa insieme.
E ci siamo inventati il pomeriggio del pollice verde.
Siamo andati al garden (gli altri due hanno aspettato in macchina perchè volevano ascoltare la musica).
Abbiamo chiesto informazioni alla comessa e abbiamo riso perché visto il livello delle mie domande ci ha detto che eravamo da "pollice nero".
Abbiamo scelto i fiori, le piante aromatiche, le palline di argilla, il terriccio universale, un bonsai e alcuni vasi (grazie all'aiuto della commessa che poi ci ha presi in simpatia).
Quando siamo arrivati a casa è stata un'esplosione di mani nella terra, scelta di abbinamenti e posizioni sul balcone.
Ora ho un balcone bellissimo. Nessuno casalinga mi batte. Vinco il premio di miglior casalingo della storia con un balcone così!
Ma da ora e per sempre questo balcone non sarà più silenzioso perchè racconterà la storia di un papà e una figlia che si cercano e si amano. E quei fiori ora ne sono testimoni.
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