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  • Immagine del redattoreEl Pincha Uvas

Non si molla

Alle 12:38 di giovedì mi arriva questo messaggio direttamente da Madrid.

"Hai coraggio di fare un pezzo sul blog su ciò che è accaduto ieri?".

Forse sì. 😊


Premetto che io odio il Real Madrid.

Io tifo Barcellona dal profondo del mio cuore.

Tifo la squadra, tifo la città, tifo la gente, la lingua, la cultura.

Ne tifo tutte le sue sfaccettature.

Per quanto mi riguarda il Real Madrid deve perdere sempre. Anche in allenamento.


Purtroppo tento di scoprire i luoghi dove poter imparare due aspetti:

- il rispetto di ciò che è diverso da me;

- la ricerca costante della bellezza.


Mariano è di Madrid e nonostante questo suo grosso limite 😂 è uno dei miei migliori amici.

E' da una vita che ci stuzzichiamo su sport, politica, lingue, cultura e religione.

Ci vogliamo bene.

L'amicizia è riempirsi di un altro per camminare col cuore più pieno.

Mariano è questo per me.

Ecco perchè giovedì prossimo lo vado a prendere a Linate e dorme a casa mia.


E cosa c'entra questo con il Real Madrid?


Jordi ha fatto le miniolimpiadi a scuola.

Io c'ero. Non mi perdo mai questi tipi di eventi dei mie tre raggi di sole.

Jordi è un tipo sportivo.

Ha partecipato a diverse gare.


Durante quella di velocità (60 mt), quando ha visto che non avrebbe vinto, si è quasi fermato.

"Ma perchè ti fermi?".

"Intanto avevo già perso!".

"Fa nulla, si deve lottare sempre fino alla fine, non si deve mollare mai!!".

E' arrivato terzo in finale. Ma ha finito arrabbiato.


Poi ha fatto la resistenza (400mt).

"Jordi, parti piano. Non andare forte subito perchè è una gara tanto lunga. Io a scuola mi ero ritirato!"

All'ultimo rettilineo aveva davanti 3 o 4 ragazzi e correva piano. Io ero in quella zona. "Jordi daaaaai, devi dare tuttoooooo!".

Quando ha sentito la mia voce è scattato e ha superato (credo) quattro ragazzi.

E' arrivato ben lontano dal podio. Ma era contento dalla prestazione. Aveva dato tutto.


E' stato grande. Dopo la sua prima gara ha imparato la lezione.

E la soddisfazione che ha avuto alla fine è stata bellissima.



Come Jordi nella gara dei 400mt, il Real Madrid ci insegna che non bisogna mollare mai.

Ieri sera ci sono state persone che sono uscite prima dallo stadio e si sono completamente pentite di questa scelta. Non ci hanno creduto.

Ieri sera mezzo mondo sperava che il Real perdesse. E allo stesso tempo lo stesso mezzo mondo sapeva che il risultato si sarebbe potuto ribaltare. Si sa che loro non mollano mai.


Chi si ferma è perduto.

Chi perde la speranza è perduto.

Chi pensa che non ce la farà è perduto.

Ma lo è anche chi "si sente arrivato".

Lo è chi pensa che il risultato sia assicurato e che non serva lottare per mantenerlo.


Io amo Pep Guardiola, l'allenatore del City.

I miei figli sanno che per lui potrei fare qualunque follia.

Ma ieri il mondo ha ricevuto una bella lezione: il Real Madrid ci ha insegnato che chi crede a se stesso viene premiato.


Occorre dare tutto, fino alla fine.


Lo farai?

Sarai felice come Jordi alla gara dei 400 mt.

Non lo farai?

Sarai triste come le persone che sono uscite ieri dallo stadio prima che la partita finisse.


La vita ci è donata affinché possiamo godercela.

E non è possibile farlo fino in fondo se non siamo uomini in azione.

Occorre dare tutto in ciò che si fa. Qualunque cosa sia.

Chi gioca a metà, perde.

Chi vive a metà, sopravvive.

Chi vive fino in fondo è una persona vera.


Questo non può accadere se viviamo a metà.


Mi spiace molto dirlo, giuro.

Mi spiace profondamente.

Ma dobbiamo vivere con la stessa intensità con cui il Real Madrid ha creduto in se stesso.

Dobbiamo imparare.

Dobbiamo continuare.


Vivere da persone vere. Questo dobbiamo fare.

Il resto è noia.


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EL PINCHA UVAS

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