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  • Immagine del redattoreEl Pincha Uvas

Non basta una mano

  • Non puoi accendere il fuoco con due bastoni e una sola mano. Servono due mani. Una per sorreggere ogni bastone.

  • Sei colpito. Sei contento. Sei felice. Hai partecipato ad una cosa bella. Vuoi applaudire. Non basta una mano. Serve la seconda per fare rumore. Servono due mani per applaudire.

  • Vuoi appendere quella foto che tanto ti piace. Ti aiuta a ricordare cose belle. Devi piantare un chiodo nel muro. Serve una mano che tenga il chiodo. Serve una mano che tiene il martello. Servono due mani.


A casa ho un muro viola. Quello principale del salone. E' stato dipinto appena sono arrivato. L'ho volutamente fatto di un colore deciso. Ho pensato che vedere un colore vivace mi avrebbe educato a cercarne altri. E così è stato.

A breve lo rifarò. Voglio colore. Ma un altro colore. Credo sarà un blu petrolio.

E so già che per coprire quel viola non basterà una mano. Ne serviranno almeno due. Forse tre.


Una mano.

Una mano non basta.

Delle volte non bastano nemmeno due.


  • Io ci sono amico mio. In pianura a pedalare col 50 o in salita con il 30. Con le gambe. E anche dando una mia mano. Solo una. L'altra mano è la tua.

  • Io ci sono amica mia. Nella terra ferma. O con una mano a tenere il timone. L'altra mano è la tua e ci indicherà la strada.

  • Io ci sono. In costume d'estate per nuotare con te in una avventura nel profondo Sud. O mentre si mangia polenta bianca. O con una mano a creare slide per qualche idea comune. L'altra mano è la tua. Appoggiata sulla mia spalla per darmi sicurezza.

  • Io ci sono. Hai il luogo più privilegiato. Sei a capotavola nella mia sala VIP. Io ci sono quando il mondo sembra crollare e ti dico che c'è posto per te sulle mie spalle. Prendi la mia mano con la tua. E salici. Mettiti comoda. Ti porto io un pezzo.

  • Io ci sono. E lo sai. Non ci serve tanto. Ci serve solo saperlo. Entrambi abbiamo una sala VIP per l'altro. Io ci sono per te che hai il tuo incoraggiante lavoro nuovo. Ci sono per creare uno dei miei file da nerd. La tua mano scrive su whatsapp cosa ti serve. La mia clicca invia per spedirti il file excel.


Tu. Tu che leggi.

Anche tu hai mille esempi in cui dai una mano o chiedi una mano.

Cercali.

Pensaci.

E' bello riconoscerli.


Sai qual è la cosa meravigliosa?

Nessuna delle due mani cancella l'altra.

Si completano.


Una mano è la storia.

L'altra è di sostegno.


Nella prima mano c'è tutto ciò che hai vissuto.

Ci sono i successi, le gioie, i dolori, le paure, le delusioni, i sorrisi, le aspettative, i pensieri, i progetti, i timori, i dissapori, le amicizie, gli amori, ed i disamori. Resta la vita. E anche le cicatrici.


La seconda mano ti permette di perseguire ciò che desideri.

Ti aiuta ad accendere il fuoco. Ti dà sicurezza. Ti fa capire che non sei solo.


Nulla sparisce.

Tutto ci permette di essere ciò che siamo.


Chiedi la seconda mano.

Prendila con forza.

Da soli non siamo nulla.

Servono due mani.

La tua.

E' quella di qualcun altro.


Appendi quadri, applaudi, tieni il timone.

Colora la tua sala.

E colora la tua vita.


Io non vivo grazie a la forza delle mie mani.
Io vivo grazie alle mani di altri.


Non avere timore a prendere la mano di qualcuno.

E quando puoi, non avere timore ad offrire la tua a chi potrà essere di aiuto.


Io ho iniziato tempo fa a dare una seconda mano a me stesso.

Ho usato le mie mani.

E uso tutt'ora anche le mani di amici che mi vogliono bene.

E stranamente ci sono anche amici (folli) che chiedono anche le mie.


La vita è questo no?

Dare e ricevere mani.

Darsi colore.

Aiutare altri a dare colore.


Io questo weekend ho iniziato a dare una seconda mano.

Non basterà la prima, la seconda o la terza.

Anzi, sono contento che non bastino.


Perchè sarà pulito.

Ma sarà sempre e per sempre pieno di storia.

Come noi .



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EL PINCHA UVAS

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