Ho iniziato a pedalare ormai un pò di anni fa.
Ad alcuni sembro un invasato.
Mi si vede all'alba o al tramonto.
Mi si vede al mare o a 2700 metri.
Mi si vede da solo o con gli amici.
Mi si vede in qualche gara, o facendo dei viaggi assurdi con le borse attaccate al telaio.
Mi si vede fasciato, perchè sono caduto.
O mi se vede sorridente, perchè ho gioito.
In realtà non sono un invasato. Non mi sento così.
C'è gente che pedala davvero. C'è gente che vive per pedalare.
Ci sono persone, amatori, che fanno il triplo dei chilometri che faccio io.
Io pedalo. Ma faccio anche altre mille cose.
Io cerco il bello. Ora, ad esempio, sto scrivendo in riva ad un lago, mentre mi godo un paesaggio meraviglioso.
Io quello che non riesco a fare è stare fermo.
Se sto fermo, mi annoio.
Se sto fermo, penso a cosa fare quando mi metterò in moto.
Se sto fermo, la testa è comunque in movimento.
Lo vivo come un pregio.
Ma ogni tanto può essere una condanna.
I progetti nascono in continuazione. Le idee non smettono di saltare fuori.
Sembra un bene. Ma ogni tanto vorrei poter dire "stop, fermi tutti un secondo".
Ieri sera ho tentato di stare fermo. Mi sono quasi obbligato.
Eppure ho creato una "teudissata" che vorrei fare (forse) nel 2026. Ho già studiato alcune cose, scritto ad amici e contattato gente esterna per chiedere informazioni.
Ho anche pensato a come valorizzare questa "Teudissata" come progetto solidario del nostro gruppo Oltre la Curva.
E sai qual è la cosa che più mi colpisce del mio cervello?
Che spesso sembra che cerchi di raggiungere il bello solo attraverso il superamento di una grande fatica.
Non ti piace tanto correre? Allora programma delle maratone.
Non sei un nuotatore esperto? Allora guardati mille video sulla tecnica e mettiti in testa di fare lo stretto di Messina a nuoto (è una delle cose in cantiere).
Non sei un grande scalatore in bici? In montagna ti senti davero scarso? Allora scegli una salita e vai a farla 10 volte di notte. Oppure organizza un lungo viaggio sui Pirenei.
Oppure, nella settimana che avresti per riposarti, anziché andare al mare ad annoiarti su una sdraio, organizza 4 giorni di pedalate in Valtellina.
Dal 13 al 16 agosto sono stato in Valtellina con Eros.
Abbiamo parcheggiato il camper a Bormio.
No, non ci siamo limitati a fare delle passeggiate.
Volevamo fare qualcosa di epico.
Non c'è stato bisogno di dircelo.
Entrambi lo sapevamo.
Martedì, doppio Gavia, 87 km x 2730 metri
Mercoledì, doppio Stelvio, 100km x 3100 metri
Giovedì, Laghi di Cancano, 48km x 1100 metri
Venerdì, doppio Mortirolo, 106 km x 2650 metri
La vita non è fatta per godere delle cose regalate.
Bisogna sudare, condividere, faticare, cercare nuove sfide, alzare l'asticella.
Bisogna gustare le cose belle con gli amici.
Io ed Eros abbiamo fatto di tutto.
Ci è successo di tutto.
Ma abbiamo guadagnato tutto.
Sono stati giorni epici.
Vuoi paragonarli a 4 giorni fermo su una sdraio in una spiaggia affollata?
Io vorrei. Ma non riesco.
La salita vince. La fatica pure.
Ciò che si vede in cima non ha prezzo.
Ciò che si vive per raggiungerla è impagabile.
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