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  • Immagine del redattoreEl Pincha Uvas

Irlanda - l'umanità ha una speranza






Atlantic Way Ireland

1500 km dal punto più a sud dell'Irlanda a quello più a nord

14.300 mt di dislivello

11 giorni sui pedali e (quasi) altrettante cene coi fornellini


Lo racconterò a forma di incontri con nomi e cognomi






Nicolò Caserini

Compagno di avventure.

Ci si motiva a vicenda per cercare sfide belle per le gambe e per il cuore.

Ci si aiuta durante il viaggio. Ci si sopporta. Ci si complementa.

Per 13 giorni siamo stati insieme 24 ore, dormendo insieme in tenda e condividendo ogni fatica, scelta, difficoltà e gioia.

Un viaggio come questo, vissuto in tenda, cucinando noi, e in stile profondamente wild, non è per tutti.

E soprattutto, non può essere fatto con tutti.

Ne vedremo ancora delle belle.

Grazie Nico.

L'umanità ha ancora una speranza.


Maurizio Riello

Lunedì 14 agosto, ore 6 del mattino.

Maurizio è già sotto a casa mia.

Si è svegliato alle 4:45 per portarci in aeroporto.

Senza di lui tutto sarebbe stato più difficile.

Grazie Mauri.

L'umanità ha ancora una speranza.




Anna, Teudis e Jordi.

Il loro supporto è fondamentale per me. Ci sono sempre.

La telefonata serale, o le videochiamate che facevo in diretta nei posti da effetto "wow" sono state speciali per me.

Spero di poter trasmettere loro quanto sia bello vedere il mondo, e quanto sia bello farlo con semplicità e stupore.


Mio papà e mia mamma

Non sono qui da anni. Non sono qui da troppo.

Ma mi stupisco sempre di quanto siano presenti ogni giorno nella mia vita.

In questo viaggio non è stato diverso.


Huge

Prima persona incontrata in Irlanda.

E' un ragazzo che lavora al reparto ciclismo del Decathlon di Dublino.

Ci siamo andati appena arrivati. Dovevamo prendere il gas per il fornellini e soprattutto cercare le scatole per impacchettare le bici al ritorno.

Questo ragazzo è stato uno spettacolo.

Giovanissimo, gentilissimo e super disponibile.

Abbiamo pensato fosse un caso. Ma in Irlanda tutta la gente è così!

I ragazzi che trovi in giro a lavorare sono veramente giovani. E' bello vederli. Sorridono. Non si lamentano.. Si tirano su le maniche e si danno da fare.

L'umanità ha ancora una speranza.


Dave l'angelo, e la signora che ci ha ospitato

Seconda sera di viaggio.

Ore 20:00 circa. Inizia a fare buio.

Suoniamo in una casa in mezzo al nulla.

Dovevamo riempire le borracce e trovare acqua per cuocere la pasta prima di montare la tenda.

"Salve signora. Ci può aiutare?"

"Ciao ragazzi! Da dove arrivate? Dove andate? Sapete che anche mia figlia ha fatto un viaggio in bikepacking in Asia? Perchè non accampate nel mio giardino?" (che poi in realtà era il pascolo della mucche).

La signora ci ha portato acqua in abbondanza, coperte per la notte e dopo cena ed insieme al marito ci ha offerto il Baileys mentre chiacchieravamo di tante cose.

"Per caso ha anche una pompa? Abbiamo un problema con una ruota"

"Io no, ma il vicino sì".

E' arrivato Dave. Un angelo che aveva appena finito di dipingere il castello irlandese di Jeremy Irons. E' rimasto fino a mezzanotte a sistemare la ruota.

"Now is ok. You won't problems anymore". E così è stato.

L'umanità ha ancora una speranza.



I contadini

In Irlanda, mentre pedali per le strade di campagna, nei vialetti di ingresso di alcune ville si trovano dei contenitori dove i contadini vendono i propri prodotti: miele, marmellate, formaggio, sapone ...

Un cartello indica il prezzo. Una scatola raccoglie i soldi.

Nessuno ruba prodotti o soldi.

E funziona!

L'umanità ha ancora una speranza.



Il popolo

Due settimane prima del nostro arrivo ci sono state le finali nazionali di rugby.

Non abbiamo capito bene la dinamica, ma alcuni giocatori e giocatrici dei vari paesi hanno partecipato alle finali.

Ogni paese, ogni casa, ogni angolo, era pieno (ve lo giuro!) di festeggiamenti e auguri rivolto ai singoli giocatori. I negozi e le case avevano le foto e le bandiere appese, e così via.

Mentre facevo questa foto, una signora ci ha voluto spiegare tutto.

Non aveva nessun figlio o parente in squadra.

Era semplicemente orgogliosa del suo popolo.

A me ha commosso molto tutto.

L'umanità ha ancora una speranza.


Best cocaine in town

Galway. Unica volta che ci siamo fermati in un campeggio. Non potevamo non andare in un pub ad ascoltare musica dal vivo con una bella birra.

E sì, un tizio ci ha offerto "la best cocaine in town" 🤣🤣.

Ovviamente abbiamo declinato ma il tipo ci ha preso in simpatia. Ci ha offerto da bere tante volte, ci ha raccontato di quanto è orgoglioso del suo popolo e di quanto ha gioito quando l'Italia ha vinto contro l'Inghilterra agli Europei. Li odiano.

Diceva: "Pirlo is the best".

Abbiamo capito ben poco di cosa diceva. Ma a modo suo, è stato davvero accogliente.


Ristorantino a Downpatrick Head

Paesino di quattro case a ridosso di un posto incredibile!

C'è solo un posto aperto.

Entriamo.

Con noi entra anche un vecchio sporco di letame che fa il contadino e ci mangia tutti i giorni. Saluta tutti con confidenza.

C'è lei. Bionda. Giovane. Timida.

Noi facciamo schifo. Siamo sudati e puzzolenti. Stanchi. Riempiamo ogni presa elettrica per caricare i device.

Ci serve con gentilezza. Ci spiega i piatti.

Devoriamo tutto.

Non ha detto ne fatto nulla di speciale. Ma ci è rimasto in mente il bel modo di accoglierci.

Ma quanto sono gentili in questo Paese?

L'umanità ha ancora una speranza.




Zac

Dopo 1500 km e il cuore pieno arriviamo a London Derry. L'idea è restare la notte per prendere un treno di mattina verso Dublino. Ma ne parte uno subito verso Belfast. Lo prendiamo. Potremo sederci comodamente e dormire per un paio d'ore.

Sul treno troviamo Zac, sedici anni. Sta andando a Belfast dai genitori. Ci fa compagnia. Ci racconta cose. Ogni tanto non lo capiamo e scrive le domande sul cellulare. Si mangia una nostra mela e del pane. Diventa uno di noi.

All'arrivo a Belfast ci spiega dove mangiare. Ma prima chiama i genitori per avvisarli che farà tardi perchè ci sta aiutando.

Zac studia al liceo. E nei pomeriggi pulisci i pullman alla stazione.

Tanto di cappello.

L'umanità ha ancora una speranza.


I cinesi

A Belfast troviamo una situazione disastrosa. Gente ubriaca per terra. Gente che si droga. Sembra una città allo sfascio. I riferimenti politici in giro sono evidenti.

Finiamo a cenare in un cinese da asporto che ci ospita su un bancone improvvisato per noi.

"Da dove venite? Dove andate? Chi siete?".

Si fanno l'idea che siamo dei bike traveler famosi in Italia. Non sappiamo ancora perchè.

Mangiamo l'impossibile. Ci offrono frutta e thè caldo.

E continuano a farci foto e si fanno dei selfie con noi.

Quando andiamo via ci salutano finché la vista glielo permette. Come se stessero salutando due celebrità! 🥴




Abbiamo visitato i posti turistici, le cliff famose, mangiato "fish&chips" e bevuto Guinness.

Abbiamo dormito ospitati, nascosti nel giardino di una chiesa o nei parchi cittadini, fecando bivacco a Cork, in una casa in costruzione, davanti alla spiaggia e in altri posti.

Siamo stati colpiti dal colore verde, dai fiordi, dalle mucche e dalle pecore, dalle distese di terre attraversate in solitudine estrema, dalla cura delle case e dei giardini, delle spiagge assurdamente belle, dalla lingua incomprensibile (anche se entrambi parliamo l'inglese), dall'acqua e dal vento e dai paesaggi incredibili.




L'Irlanda è un posto speciale.

Il popolo irlandese è speciale.

Bisogna essere dei veri duri per sopportare così tanta pioggia quotidiana.

Bisogna essere delle persone piene di umanità per essere tutti (dico tutti) così gentili, accoglienti e disponibili.


L'umanità ha ancora una speranza.




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EL PINCHA UVAS

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