Il paradiso
- El Pincha Uvas
- 28 ago
- Tempo di lettura: 2 min
"Teudis, hai dei giorni liberi. Dove vuoi andare?"
"Nel paradiso".
Il post "Altrimetria" iniziava così.
Cos'è il paradiso?
Non ho assolutamente una risposta.
Siamo cresciuti pensando che il paradiso sia qualcosa che si troverà se ci si comporterà bene in vita.
Siamo cresciuti con la contrapposizione tra inferno e paradiso, tra bene e male, tra giusto e sbagliato.
Io non so se esista San Pietro con il mazzo di chiavi gigante e Lucifero con la coda lunga e il fuoco attorno.
Io non so se esista davvero qualcuno che decida chi deve andare dove.
Io so solo che vorrei poter rivedere ancora i miei genitori, i miei nonni, la nonna Marisa, il nonno Angelino ed alcuni amici che ho perso nel percorso.
E so anche che desidero trovare il paradiso qui, nel mondo attuale.
Perché aspettare finché non ci sarà più nulla da fare?
Io amo sentire i miei figli ridere, guardare le loro partite e ricevere una loro telefonata quando serve un confronto.
Io amo fare volontariato assieme a loro.
Io amo pedalare, correre, faticare. È assurdo, ma adoro quei momenti in cui mi maledico pensando di non farcela, per poi dirmi: "quando si rifà?".
Io amo che Paolo mi chiami per dire "volevo solo salutarti", o che Stefi mi scriva "pranzo insieme oggi?".
Io amo che le Melt mi inviino un pensiero con una lettera scritta a 6 mani. È accaduto anni fa, ma mi è rimasto nel cuore.
Amo dormire nel camper quando fa caldo. Ma anche quando diluvia a secchiate.
Ho pianto di emozione mangiando una bagna cauda cucinata da un cuoco ventenne.
Ho pianto salendo il Gavia da Ponte di Legno. Il paesaggio era troppo bello per non commuoversi.
Sono felice di prendere una posata in più quando mi accorgo che un collega l'ha dimenticato.
Adoro andare a letto tardi per poi lamentarmi ogni mattina per non esserci andato prima.
Mi piace pensare alle cose belle da fare in futuro.
Ho in mente quali avventure sportive vorrei fare prima della fine del 2026. Le progetto con anticipo. Godo facendolo. Poi magari non si avverano. Fa nulla. Intanto mi riempio di cose che mi fanno stare bene.
Immagino progetti professionali da sviluppare a breve e medio termi
Non voglio sopravvivere. Vivere per inerzia non mi piace.
Qualcuno mi ha detto che il mondo è pieno di giovani vecchi perchè sono quelli che guardano sempre il passato.
Ma è anche pieno di vecchi giovani. Sono quelli che, anche novantenni, guardano sempre il futuro.
Io inizio a sentirmi vecchio. Le rughe avanzano. Va bene così.
Ho vissuto più di quello che vivrò. Va bene così.
Ma voglio guardare avanti.
Perché aspettare di incontrare il paradiso solo da morti?
Ognuno gli dia la forma che vuole, già da ora.
Ognuno renda la sua vita la migliore che sia mai esistita, godendo di ogni piccolo e (apparentemente) dettaglio insignificante.
Poi accadrà ciò che dovrà accadere.
Nel frattempo, forse, non ci saremo persi il sorriso del partner o l'abbraccio di un nostro caro.
Il nostro cuore si deve innaffiare di emozioni.
Non procrastiniamole.
Non nascondiamole.
Viva il paradiso.
Lassù. E anche qui.

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