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  • Immagine del redattoreEl Pincha Uvas

Happy Hour

Il Liga cantava... "Sei già dentro l'Happy Hour, vivere, vivere, costa la metà.."


In realtà io dico al "Sig. Me Stesso"...
"Caro Teudis, sei dentro (in pieno) al tuo Happy Hour, goditelo" .

Io, io sono dentro all'Happy Hour. Nessun altro.

"Io" sono dentro al mio Happy Hour, alla mia vita.


E vivere, costa. Non so se costa la metà.

Ma vivere è faticoso. Molto. Delle volte sicuramente lo è troppo.

Serve sbattersi, faticare, darsi da fare senza sosta.

Serve essere consapevoli di tutte le cicatrici che abbiamo nel corpo per farne tesoro e renderci ancora più forti.


E serve vivere. Anziché che sopravvivere.


Nessuno può vivere l'Happy Hour al mio (tuo) posto.

Nessuno può bere per me (te) un bel bicchiere di vino bianco freschissimo prima di cena.

Nessuno può decidere con chi desidero (i) condividere il mio (tuo) tavolo.

Nessuno può farlo per me (te).




Abbiamo la possibilità di decidere un'infinità di cose ogni istante della nostra vita:

  • Faccio la spesa all'Esselunga o al discount?

  • Mangio verdure per tenere la linea o mi sfondo di salame e formaggi?

  • Vado a correre o guardo il Grande Fratello Vip?

  • Leggo o guardo Undercover su Netflix?

  • Faccio l'aperitivo nel locale chic o prendo una birra in quello scrauso?

  • Bevo qualcosa da solo oppure chiamo qualcuno per farlo in compagnia?


Ovviamente ho solo elencato le banalità. Ma anche la risposta a ciascuna di queste banali domande ci condurrà verso una determinata strada.

E saremo più o meno felici. Più o meno fieri.


Nessuno può vivere per noi.

Ma tutti possiamo vivere intensamente ciò che ci tocca affrontare.


Per tutto questo mi sono costruito un luogo per godermi il mio Happy Hour.

E per condividere. Per riflettere. Per progettare. Per riposare.

Per essere me.


Vivi il tuo Happy Hour. Nessuno lo farà per te.




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EL PINCHA UVAS

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