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E tu, le reggi le stelle?

Immagine del redattore: El Pincha UvasEl Pincha Uvas

Teudissino scrive molto bene.

Ha tante cose dentro, come tutti i ragazzi di 16 anni.

Ma lui è speciale.

Lui vede cose che altri non vedono.

Lui prova cose che altri non provano.


A 16 anni tutti abbiamo vissuto sulle montagne russe.

Ci sono dei giorni in cui senti che spaccherai il mondo.

Ed il giorno dopo, o il giorno stesso, senti che il mondo sta per spaccare te.


Io ricordo tantissimo quel periodo.

Mi sentivo troppo piccolo per essere grande.

E troppo grande per essere piccolo.


I miei si erano separati da qualche anno. Mia mamma viveva molto lontano da me.

Pensavo di essere un brutto anatroccolo. I miei amici non mi capivano.

In quegli anni non si separava quasi nessuno. Ai loro occhi vivevo cose strane, incomprensibili.

Ora è la normalità.


Capisco mio figlio.

Lui scrive cose meravigliose.

Dovrebbe farlo di più.


Io ho un block notes azzurro che avevo riempito di poesie quando avevo la sua età.

Le ho rilette tutte da poco.

Parlavano di delusioni amorose.

Di senso di inadeguatezza rispetto al mondo.

Di paura del futuro.

Ed alcune, lo ammetto, parlavano della morte come possibilità di grande liberazione.


L'adolescenza è un'età molto importante.

Dare un nome a ciò che provi e collocare i sentimenti al posto giusto aiuta a mettere delle grandi basi per il futuro.

A me è rimasto un rapporto di amore odio con il mio corpo.

Oppure qualche pezzo di cuore che non sono mai riuscito a riempire.

E infine, alcune volte, mi ritorna quel senso di vuoto, di solitudine o di inadeguatezza rispetto alla vita e ai tempi in cui viviamo.


In questo mondo sembra che ciò che importa è correre veloce, essere furbo.

Si valorizza chi diventa come il capo vuole. Non chi è vero e leale.

Si vive di immagine. Conta se hai il vestito giusto, non se hai il cuore buono.

Non importa se fai tre lavori per arrivare a fine mese. Importa solo se hai la macchina bella.


E invece sai cosa piace a me?

Guardare le persone e immaginare quali avventure vivono. Lo sto facendo ora, mentre scrivo questo pezzo seduto su un bar alla Stazione Garibaldi di Milano.

Pensare a cosa possano fare in questo preciso istante i miei amici della squadra di calcio di quando ero giovane. Non so dove vivano, ne chi siano diventati. Ma mi chiedo cosa stiano facendo.

E ogni tanto, alzare la testa e guardare l'orizzonte mentre sono in cima ad una montagna. Penso. Penso a quanta strada ho fatto e a quanta ne devo fare ancora.


Penso ai miei 16 anni. E penso a quelli di Teudissino.

Quel ragazzo farà grandi cose.

E' fatto in un modo meravigliosamente suo, splendidamente bello.

Lui non lo sa ancora. Ma ha un cuore e uno sguardo sul mondo che gli saranno invidiati da tanti.


Io tento di alzare lo sguardo e lasciarmi colpire dall'immensità del cielo.

Lui si interroga (già) sul perchè siano così belle le stelle.


E come ha scritto lui in un suo testo:

Mi domando se il “successo” sia vedere le stelle da solo o con “chi le regge”.


"E tu, le reggi le stelle?".


Ci vuole coraggio per porsi la domanda.

Ci vuole desiderio per guardare le stelle.

Ci vuole un cuore enorme per sognare qualcosa di così grande!


Avanti così.

Ti guardo e imparo.




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1 Comment


Guest
Oct 04, 2024

Meraviglioso! La sensibilità di andare oltre e guardare con il Cuore

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EL PINCHA UVAS

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