Curiosità e Desiderio.
Anni fa avevamo un'associazione con alcuni amici che si chiamava così.
Quel nome resta sempre attuale.
Spesso mi si chiede: "Ma quante cose fai?"
Io rispondo: "Sono ancora troppo poche".
Vorrei che il giorno durasse di più.
Vorrei avere più tempo per imparare.
Vorrei stare di più con Max e Paolo. Per poter imparare ad andare in bici sempre più lontano e sempre meglio.
Vorrei stare di più con Amedeo e Valentina. Per non smettere di correre con Vale e per migliorare grazie ai consigli di Amedeo (che cucina anche da Dio).
Vorrei diventare amico di Randagio71, per imparare i trucchetti per migliorare il camper.
Mi dicono che sono un tipo creativo, ma vorrei essere geniale come quel pazzo del Bottazzi.
Vorrei cucinare bene, molto bene. E poter fare i sughi strepitosi con le polpette come quelli di qualche foto che ho ricevuto e che mi ha fatto venire l'acqua in bocca.
Vorrei continuare a contattare Paola, che mi apre la mente con i "Se nidificati" di excel per sbloccare quei file da super nerd che ogni tanto faccio.
Vorrei che il confinamento non finisse, per poter proseguire ad analizzare il mondo con Ale durante le passeggiate in cortile.
Vorrei che il confinamento finisse, per poter riprendere a nuotare (devo ancora imparare bene la virata) e per viaggiare oltre Regione e oltre Paese (catalani, mi mancate).
Vorrei non smettere di essere costruttivo anche al lavoro, come ho sempre fatto nonostante i mille compiti diversi.
Vorrei avere l'intelligenza di Stefano, per pensare a quei percorsi formativi assurdamente belli (dai quali non sono molto lontano :) ).
Vorrei continuare ad assorbire la splendida sensibilità di Anna, la meravigliosa crescita di Teudissino e la spensieratezza di Jordi.
Curiosità e Desiderio.
Faccio tante cose.
Poche perfette. Molte in modo dignitoso.
Tutte, assolutamente tutte, con dentro tutto me stesso, con i miei pregi e difetti.
Tutte, assolutamente tutte, con ogni curiosità che riesco a "tirare fuori".
La curiosità fa imparare costantemente, ti fa crescere, ti fa scoprire cose inaspettate, ti fa dare un giusto valore a tante cose.
E tutte, assolutamente tutto, con desiderio.
Il desiderio di non restare fermo, di non soccombere nelle difficoltà ma di cercare sempre il positivo, il desiderio di creare "cose" e rapporti, il desiderio di aiutare laddove si può.
Il desiderio di non essere un uomo sinonimo di "divano e patatine".
Il desiderio di essere un uomo vivo, positivo e costruttivo.
E' un momento difficile.
Per tutti.
Chi dice di no, mente.
Abbiamo due possibilità:
1. restare fermi, apatici, inerti, inattivi, succubi, sempre a rimorchio di ciò che accade ed essere fagocitati dalla negatività, dal Covid, dalla gente che parla solo di sfortune e cattiverie, dai pettegolezzi.
Diventare persone come "omer simpson sul divano".
2. restare attivi attivi, propositivi, vivi, costruttivi e positivi e sviluppare le proprie passioni, tentare di lasciare una traccia bella nel mondo, giocare con i figli sulle dune del mare, costruire bastoni di legno con tuo figlio di 7 anni, andare al corso di chitarra dimenticando la chitarra o inventarne una più del diavolo.
Diventare persone vive e in movimento. Anche quando tutto ci dice che è necessario congelare fisico e cervello.
La vita è così.
Troviamo dei bivi.
Dobbiamo scegliere dove andare. Come. Con chi.
E questo accade ogni giorno.
Non sempre puoi scegliere dove andare. Lo so.
Ma puoi sempre scegliere chi vuoi essere nel percorrere la tua strada.
Puoi camminare guardandoti i piedi.
O camminare guardando il sole.
Prossimi progetti nei prossimi mesi?
Posto letto aggiuntivo e nuove prese USB in camper, nuova scarpiera per casa, test sui 5 km running, allenamento sui rulli in bici (abbiamo bella uscita in programma a fine aprile), sviluppo di un bel compito assegnatomi al lavoro, dormire un po' sul divano... e vorrei imparare un po' a disegnare!
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