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Immagine del redattoreEl Pincha Uvas

Cuci che ti passa

Da quanto tempo siamo confinati?

Febbraio, marzo, aprile, .... dicembre.

Insomma, circa 10 mesi.

Giusto?


Siamo partiti dicendo:

"Dai, stiamo a casa in riposo due settimane e poi tutto ritornerà come prima".

E poi invece abbiamo vissuto a "fisarmonica": si apre, si chiude, si apre ma solo per qualcuno, si chiude per tutti ma solo in alcuni posti, e così via.

Ora sembra che siamo nella fase del "Twister":

"Mano nel blu, piede destro nel giallo e naso nell'arancione".

Noi si sa più che colore siamo.



  • I bambini hanno bisogno di giocare, correre, sudare, sbucciarsi le ginocchia.

  • I ragazzi vogliono confrontarsi, prendersi in giro, iniziare a guardarsi, confrontare voci cambiate e peletti sui baffi.

  • Gli adolescenti iniziano a prendere caffè alle macchinette delle scuole, si fidanzano e vogliono iniziare a bere la birra di nascosto prima di tornare a casa in ritardo dopo essersi inventato qualche futile scusa.

  • Agli adulti mancano gli amici, le cene in trattoria, le corse popolari. Allo stesso tempo sono preoccupati per i soldi, per la situazione mondiale e per i loro figli e per i loro genitori.

  • Gli anziani vorrebbero giocare a carte al bar, fare le passeggiate con il cane oppure andare a fare il volontariato in oratorio. Ma non possono farlo. Sono soggetti a rischio e lo sanno.


E' un momento in cui tutti dobbiamo trovare il nostro spazio.

Dobbiamo riadattare le nostre abitudini, ritrovare nuovi stimoli, diventare molto più creativi di com'eravamo.

E' tutto nuovo.



Questa situazione ci può far diventare molto peggiori se non facciamo un lavoro su di noi.


Se pensiamo che si possa vivere come prima potremmo diventare delle persone con qualche piccola frustrazione.


Se invece facciamo un passo avanti, se ci guardiamo dentro, se guardiamo dritti negli occhi di chi abbiamo intorno, io sono assolutamente certo che il futuro ci offrirà delle cose meravigliose.


Come sempre serve un nostro passo, un nostro movimento.


La muffa nel muro non andrà mai via se noi non decidiamo che vogliamo rivedere il bianco luccicante. Se ci muoviamo e mettiamo un pò di prodotto, olio di gomito e tanto desiderio scopriremo una tonalità di bianco che pensavamo che non esistesse più.


E se non sviluppiamo le nostre passioni, se non ci diamo da fare, il mondo ci seppellirà il cuore.


Dobbiamo urlare, ringhiare. Dobbiamo ululare. Dobbiamo ruggire. E dobbiamo fare tutti questi rumori nelle loro accezioni più positive.

Dobbiamo sorridere. E dobbiamo aggredire la realtà.




Hai più di 70 anni e ami cucire, o leggere o guardare la tele?

Hai un figlio che ti adora e che vuole darti una mano?

E hai un figlio che può chiedere una mano al suo vicino che ha un pò di attrezzi, creatività e manualità?



Hai più di 70 anni e sei in pandemia mondiale da mesi?


Se hai un passione, se sei attiva, se non molli, se sorridi, se ruggisci, se ti dai da fare, vedrai, qualcuno vorrà aiutarti a continuare così.


Per esempio, un figlio e il suo vicino.


Continua a guardare quella serie TV che tanto ti piace. O continua a cucire. Continua a cucinare la pasta al forno.

E cuci che ti passa.


Per questo, io e tuo figlio, ti abbiamo costruito il tuo nuovo tavolo.

Per farlo abbiamo usato quei vecchi assi dell'armadio e il vecchio mobile della tele.

Ora puoi farci quel che vuoi.

Usalo a piacimento.


Noi non vogliamo che molli.


Non mollare nemmeno se sei un bambino, un adolescente o un adulto.


Se ti dai da fare, se non molli e se apri gli occhi, vedrai che c'è sempre qualcuno disposto a camminare con te.


Noi non vogliamo che molli.

Io non voglio che molli.

Io non mollo.


Ci si vuole bene.

E la vita, se vissuta insieme, ha un gusto più bello.



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EL PINCHA UVAS

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