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  • Immagine del redattoreEl Pincha Uvas

Keep Calm and Go Ahead



Continuo a imparare.

Grazie papà e mamma che mi avete fatto forte, più di quello che credo e forse più di quello che vorrei. Ma soprattutto grazie perchè mi avete fatto curioso e desideroso. E buono. Grazie e ancora grazie. Sareste orgogliosi di me. Siete orgogliosi di me.


Curiosità e desiderio. Questo è un motore che muove tante ma tante cose. Forse tutte le cose. E ci fa imparare.

Fin'ora ho sempre pubblicato progetti finiti. Ma oggi no. Volevo scrivere e raccontare altro. E lo volevo fare soprattutto a me stesso.


Da tanti giorni ho un progetto in mente che ho già iniziato. Non chiedetemi ancora cosa diventerà. Sì, ogni cosa ha il suo momento.


Come per tutte le altre idee ho progettato, disegnato, pensato e ripensato e finalmente iniziato a costruire. Nella mia testa il progetto è già perfettamente chiaro e delineato. Che bello sarebbe essere capace di disegnarlo perfettamente su un bel foglio di carta reciclata...


I passaggi per costruire ciò che ho in mente sono tanti e lunghi e il risultato finale, se verrà come me lo immagino, sarà molto bello, unico, caratteristico, originale. Renderà personale un pezzo di casa mia che racconterà un bricciolo della storia.


E la racconterà soprattutto a me stesso.

  • Mi racconterà tutta la fatica che vi è stata dietro;

  • Mi ricorderà di avere il gusto del bello;

  • Mi racconterà che "il bello" fa sempre accadere cose belle;

  • Mi ricorderà com'è bello sorridere quando incontri qualcuno che sorride;

  • Mi racconterà di come desideri vivere da uomo quando incontri qualcuno che vive da uomo;

  • Mi ricorderà di non smettere di volere bene proprio perchè qualcuno vuole bene a me.


Il bello porta il bello. Il bene porta il bene.

Ora sono a metà percorso e il mio box è sottosopra. La costruzione della bellezza non è come stare al fast food. Non si può volere "tutto e subito". La bellezza occorre ricercarla, desiderala, costruirla, modellarla. E ora occorre che io sia lì in prima persona a tagliare e trasformare i miei legni per renderli un qualcosa di diverso che splenderà di luce propria. Nessuno può essere lì al posto mio. Ci devo essere io.


Sto imparando. Ho in mente come voglio ciò che verrà. E ho in mente che perchè il progetto veda la luce devo faticare affrontando lavorazioni lunghe e molto noiose, usare i guanti e gli occhiali per non farmi male, decidere di dedicarci del tempo, pazientare, seguire i giusti passi e usare attrezzi e prodotti adeguati.

Occorre essere lì e non altrove.



Lo so. Il risultato non è garantito nè automatico. Ma la cosa più scoinvolgente è che oggi io ho già vinto: il modo in cui si imposta la realizzazione di un progetto è già un successo in se'. Ora potrei anche fermarmi perchè ho già imparato tanto da questi nuovi quattro legni che sto lavorando.


No. Non è "tutto e subito". Non è "ora per ora". Non è "vale tutto". E' altro. E' un diverso modo di concepire un progetto. E' un amore verso ciò che fai. E' un amore sconfinato per coloro con cui lo fai. E' un bene che desideri anche per coloro che lo vedranno nascere. E' desiderare un ordine, un percorso, un essere capaci di chiedere aiuto in questo mondo di individualisti (senza Anna non avrei potuto tagliare alcuni lunghissimi assi). Ed è anche essere consapevole delle proprie forze.


Io faccio un passo (solo uno) alla volta. E così so che arriverò infintamente lontano.

Non so se scrivo di progetti o di altro. Intanto qualunque cosa sia, io parlo a me per non perdere mai la curiosità il desiderio.


Sin prisa pero sin pausa (come diceva l'abuelo Teudis);

Daga Det e Tiret Insema;

e......

Keep Calm and Go Ahead.





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EL PINCHA UVAS

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