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  • Immagine del redattoreEl Pincha Uvas

Foto ricordo

Ho due vecchi scatoloni in un armadio.

Sono giganti.

Sono vintage.

Sono pieni di foto che avevano i miei genitori prima di mancare.

Io ne ho una parte.

Mia sorella ne ha una altra.



In quegli scatoloni le foto non hanno un ordine.

I miei genitori le mettevano dentro un pò a caso.

Non ci sono album, divisioni, scelte.

Gli scatoloni sono pieni di quelle buste gialle della Kodak che avevano la tasca per le foto stampate e la taschina per il negativo che inevitabilmente veniva perso.


Se apri quelli scatoloni vintage puoi trovarci la foto della comunione, con dietro una foto di mio nonno da piccolo e poi una vacanza in montagna da super piccolini.


E' una strana entropia.

E' un ordine nel disordine.

O è un grande disordine senza senso.

Non si sa.



In quegli anni si compravano i rullini da 12, 24 o 36 foto.

Il negoziante ti chiedeva quale ISO desideravi. Tu lo guardavi come se parlasse giapponese.

Per fare una foto facevi mettere tutti in posa. Non volevi che la foto venisse male. Svilupparla costava come una collana di perle.


Quando tornavi da un viaggio, avevi un rullino. O più rullini.

Non vedevi l'ora di avere le stampe a casa. Dovevi attendere dei giorni.


Il "tutto e ora" non esisteva. Per fortuna.


Ora, a distanza di decenni, quando apro gli scatoloni percorro una storia.

Ritorno indietro nel passato.

Mi sommergo nei ricordi.

Rivedo i miei genitori. Che bello!

Ricordo cose che abbiamo fatto insieme.


Quei vecchi scatoloni contengono una, due, mille vite.

E quando vengono aperti quelle vite riaffiorano senza sosta.


Ma i miei figli, quale scatolone potranno aprire quando saranno grandi?


Noi non stampiamo più nulla. Tutti noi abbiamo salvato milioni di immagini in floppy disc, mini Cd, Cd, Usb e nuvole virtuali. Alcuni device non esistono più. E prima o poi tutti spariranno perché sostituiti da altri più moderni.


Scripta manent, verba volant.

"Stampa manent, device volant".


Sono andato su Google foto.

Avevo qualche foto del 2013.

E ho tantissime foto dalla fine del 2017 in poi .


Vorrei che i miei tre raggi di sole possano ricordare questi anni.

Vorrei che possano raccontare ai loro figli di come erano cresciuti con il loro "papo", di tutti i nostri viaggi in Catalunya, delle gite con il camper in Liguria, a Lecco, Emilia Romagna, Umbria, Roma, Toscana o Venezia.

Vorrei che ricordino la marea di cose fatte insieme, le ricette cucinate a Pasqua o a Natale, o i lavori fatti insieme in box mentre costruivamo qualche cosa.

Insomma, voglio (non vorrei) che possano avere le fotografie di una bella vita piena di esperienze.


Ho trovato un sito.

Ho stampato 250 foto.

In ognuna di loro ho scritto luogo e data.

Nelle prossime settimane le metteremo in qualche album. E lo faremo insieme.



Tra un pò di anni i miei tre raggi di sole apriranno uno scatolone vintage trovato in casa del papà.

Ci troveranno delle strane buste gialle della Kodak con dei negativi, che non sapranno cosa siano.

Ci troveranno dei vecchi album, riempiti insieme anni prima.

Sorrideranno nel vedersi così piccoli.

Chiameranno chi avranno attorno per raccontare certe storie del loro passato.


Si sorprenderanno ad avere gli occhi lucidi.

Come capita anche a me quando apro i vecchi scatoloni dei miei genitori.

Si commuoveranno.

E saranno felici di avere quelle stampe fatte quando non andava più di moda.


Alla fine chiuderanno gli scatoloni e riprenderanno le loro vite felici della bellezza vissuta in questi anni.

E penseranno al loro "papo", che anche se vecchio starà ancora vivendo una delle sue avventure da qualche parte.


Non vedo l'ora di stampare le foto di ciò che non è ancora successo ...


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EL PINCHA UVAS

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